martedì 10 giugno 2014

Metamorfosi

Giovane, intuivo ciò che potevo diventare. Con fatica, lo sono diventato. Adulto, ho perso ciò che ero. Intuivo ciò che volevo diventare. Con fatica, lo sono diventato. Ma tutte le strade conducono a un unico punto, la disillusione. Il vero artista è colui che crede assolutamente in se stesso, poiché egli è se stesso. (Oscar Wilde, De Profundis). Perché lo stile è così importante? E' l'unica cosa che ci resta (Charles Bukowski). Lo stile di uno junker ridotto al mediocre piattume della borghesia, per vendere qualche copia in più. Sbagliare è umano, perseverare diabolico: non pubblicherò più: meglio inedito che mutilato. Si critica persino come mi vesto, dimenticando che la mia fotografia su Italian Portraits è stata commentata in Francia (L'Express) e negli Stati Uniti (Esquire U.S.) e taggata su 31 siti. Me ne andrò per il mondo col mio British warm del 1943, come un ufficiale dell'esercito dei poveri, alla ricerca di ciò che veramente conta. Wiga lavora in un night a Londra. Masha è rimasta tre mesi. Voleva un figlio, io no e questo ha avvelenato il nostro rapporto. Ma io so che ci saranno ancora giornate di sole e saremo in due, di nuovo in due, finalmente in due. Finirò il mio romanzo e smetterò di scrivere. Senza disperazione, con rassegnazione: non dovevo fare "l'errore Monti", chi è elitario non può essere popolare. I maudit non firmano autografi. La bellezza di Rimbaud è un frutto stupendo e avvelenato. Non mangerò alla festa di paese, ospite al tavolo del sindaco. "Vivi nascosto" e forse all'ultima inaspettata metamorfosi vivrai finalmente la leggerezza della farfalla. Durerà un giorno soltanto, ma sarà magnifico. Altrimenti, va bene lo stesso.

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